Mirabilis Forma a Palomar
allestimento di sculture in ferro di Carlo Minatti “Cino” e fotografie di Giulia Efisi
a cura di Emanuela Costantini e Ludovica Muratore
Inaugurazione e conferenza stampa venerdì 6 maggio, ore 17.30
preview stampa per interviste e riprese foto/video alle ore 17.00 del 6 maggio
Palomar – Casa della Cultura
Sala conferenze – 2° piano
piazza della Libertà, 15 – San Giovanni Valdarno (AR)
Interverranno alla conferenza stampa:
Valentina Vadi – sindaco del comune di San Giovanni Valdarno
Fabio Franchi – assessore alla Cultura del comune di San Giovanni Valdarno
Rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Cavriglia
Stefano Valentini – OffiCINO
Giorgio Bacci – docente di Storia dell’arte Contemporanea presso l’Università degli Studi di Firenze
Ludovica Muratore – curatrice
Giulia Efisi – fotografa
—
Un percorso espositivo in cui le creature “astrali” scolpite dall’artista di Montegonzi (AR) Carlo Minatti “Cino” dal 2003 al 2007 trovano una nuova fisionomia nelle fotografie realizzate in tempi più recenti da Giulia Efisi. Chimere di ferro dotate di code, aculei, artigli che sembrano provenire da una dimensione aliena, nelle immagini di Giulia Efisi diventano frammentate ed evanescenti, regrediscono a uno stadio primordiale, a materia informe, pura energia libera, aperta a infinite possibilità, così come doveva essere nelle mani del suo concittadino e amico di famiglia Cino, scomparso nel 2018. Un’operazione, questa, che punta a superare la mera forma esteriore delle sculture dell’artista, il loro aspetto tangibile, sensoriale, per risalire alla loro essenza di immagine mentale, concetto, sogno, idea, dono da cui sono scaturite.
L’esposizione sarà visitabile dal 6 maggio al 3 giugno 2022 nei seguenti giorni e orari:
Lunedì e mercoledì:14–19
Martedì, giovedì e venerdì: 9–19
Sabato: 9–13
Domenica chiuso
INGRESSO LIBERO
Info: Dinamica Ufficio stampa – Roma
ufficiostampadinamica@gmail.com
—
Dichiarazioni dei rappresentanti delle amministrazioni comunali che hanno concesso il loro patrocinio e hanno contribuito al progetto Mirabilis Forma
Fabio Franchi, assessore alla Cultura del comune di San Giovanni Valdarno
“Grazie a questa esposizione, l’offerta culturale di Palomar si arricchisce ulteriormente. Mirabilis Forma, infatti, oltre a beneficiare di un allestimento molto curato e di grande pregio, valorizza le opere di un artista prolifico, che dalla “piccola” Montegonzi è giunto ad autorevoli mostre ed esposizioni internazionali, quale Carlo Minatti, ricevendo apprezzamento ovunque per la tecnica di realizzazione delle opere e per ciò che raffigurano, rappresentano e simboleggiano, e valorizza la fotografa e artista Giulia Efisi, di cui Casa Masaccio ha in collezione alcune opere.
Un’esposizione impreziosita, oltre che dalle opere degli artisti esposti, dalle numerose collaborazioni da cui nasce, tra cui associazioni, studiosi, curatori, e il coinvolgimento di due Amministrazioni comunali, la nostra e quella di Cavriglia, con la quale quindi si rafforza un rapporto di cooperazione non solo sul piano della pianificazione urbana, ma anche su quello socio-culturale. Siamo lieti e orgogliosi che, in così poco tempo dall’inaugurazione, Palomar, la nostra Casa della Cultura, si caratterizzi sempre più come uno spazio di cultura aperto a tutto il Valdarno, e pronto a valorizzare i fermenti culturali e le più significative attività culturali del nostro territorio”.
Leonardo Degl’Innocenti o Sanni, sindaco del comune di Cavriglia
“Carlo Minatti, in arte Cino, scultore scomparso pochi anni fa e Giulia Efisi, fotografa ormai di fama internazionale – ha dichiarato il sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni –, sono due artisti straordinari entrambi provenienti da Montegonzi, uno dei borghi più belli e caratteristici del nostro territorio comunale di Cavriglia. Sono entrambi orgoglio della nostra comunità e siamo profondamente felici che le loro opere possano essere esposte insieme in una sede prestigiosa come la biblioteca comunale Palomar di San Giovanni Valdarno. È un connubio meraviglioso che fonde umanità, arte e speranza”.